Festa dell`Aquila-18 giorni

Giorno 1
Partenza dall’Italia

Giorno 2
Arrivo a Ulaanbaatar. Un nostro incaricato
vi verrà a prendere all’aeroporto e vi porterà al vostro hotel. Seguirà, come primo approccio, alla realtà mongola la visita al museo di storia naturale e al monastero lamaista più importante della città, Gandan. Pernottamento in albergo.

Giorno 3
Trasferimento in aeroporto e volo, circa 2,50 ore, per Ulaangom capoluogo della provincia di Uvs. Visita al lago di Uvs, un gigantesco mare interno in mezzo al deserto, la superficie del lago occupa 3500 kmq, rendendolo il più grande lago della Mongolia, con una profondità media di 12 m. Questo lago è cinque volte più salato dell’acqua del l’oceano, ed è privo di pesci commestibili, in compenso è popolato da numerose specie di uccelli stanziali e migratori, aquile, gru, oche e gabbiani. Pernottamento in albergo.

Giorno 4
Percorrendo un centinaio di km. da Ulaangom si visita il grande lago Uureg 1425 m. di quota, con un bellissimo panorama circondato da una catena di montagne di 3000 m. tra cui svetta il Tsagaan Shuvuut Uul (3496m), che fa parte del Uvs Nuur Strictly Protected. Il lago è di acqua dolce ma per la presenza di alcuni minerali portati dalla montagna alle volte può diventare salato, per cui è meglio per tutti bollire o purificare l’acqua del lago. Il lago si presta bene per il nuoto e la gente locale afferma che ci sono molti pesci. Le montagne circostanti non aspettano altro di essere esplorate. Pernottamento in gher.

Giorno 5
Visita al Achit Nuur, ìl più grande lago di acqua dolce della provincia di Uvs, è un luogo incantevole ed offre incredibili albe e tramonti. Il lago è la patria di oche, aquile e altri uccelli. Pernottamento in tenda.

Giorno 6
Si raggiunge il paese Sagsay passando la città di Ulghii ( ( 1710 m ), capitale della provincia. Situata nell’enclave kazaka della Mongolia, composta da circa 70.000 musulmani in un paese di religione buddhista.Praticamente è l’unica comunità islamica al mondo dove le donne hanno uguali diritti rispetto gli uomini e si ha una certa elasticità nel seguire i riti islamici. La ciità è circondata da maestose montagne con una struttura tipicamente islamica con meschee , bazar con insegne in arabo e in cirillico kazako. Pernottamento in gher.

Giorno 7
Sagsai – Festa delle Aquille- Giornata dedicata al festival delle aquile, dove i partecipanti, con gli abiti tradizionali e le aquile mostreranno le loro abilità nella caccia. Si inizia con la cerimonia di apertura e la sfilata di presentazione dei cacciatori ciascuno con la propria aquila. Il programma continua con corse di cammelli ed una prova di abilità nel tiro con l’arco. Pernottamento in gher.

Giorno 8
Festa delle Aquille del secondo giorno. Finale, Premi. Partenza per Olghii. Pernottamento in albergo.

Giorno 9
La provincia di Khovd è una delle più eterogenee della Mongolia per quanto riguarda le etnie con una maggioranza di Khalkh e minoranze di Khoton, kazake, Uriankhai, Zakhchin, Myangad, Oold e Torguud. Molti dei più celebri canti di gola della tradizione mongola sono nati proprio in queste freddissime regioni dell’Altai. Il mix di paesaggi di deserto, roccia, lago salato, e molte etnie rende Khovd una delle più belle e attraenti provincie della Mongolia. Pernottamento in albergo.

Giorno 10
Passando Darvi, un piccolo paese, campeggiamo nelle steppe. Pernottamento in tenda.

Giorno 11
Si prosegue nella steppa desertica del Gobi per raggiungere la città di Altai ( pista di 250 km. ) capoluogo della provincia di Gobi-Altai a 2.180 metri d’altitudine. Con 20.000 abitanti è la principale città della regione, dotata di un interessante museo e di un mercato molto vivace. Pernottamento in albergo.

Giorno 12
Continuiamo il viaggio lungo le aride terre del Gobi lasciando alle spalle la regione dell’Altai per raggiungere il lago di Bootsagaan. Questo lago di acqua, circondato da praterie e dominato dal profilo maestoso delle montagne del Gobi Altai è popolato da una numerosa avifauna, in particolare il gabbiano reliquia ( è il gabbiano più raro del mondo ) , Oca cigno, Oca indiana, , Oca selvatica, Volpoca, Aquila di mare di Pallas, Falco di palude, Gru cenerina, Folaga comune, Volpoca, Cigno reale è nel suo territorio originario e numerose altre specie. Pernottamento in tenda.

Giorno 13
Giornata di trasferimento dal Lago Bootsagaan alla città di Bayankhongor capoluogo dell’omonima provincia con una urbanistica di stampo sovietico. Anticamente esisteva un monastero che ospitava più di 1000 monaci, praticamente uno dei più grandi del paese. Come nel resto della mongolia è stato distrutto dalla polizia nel 1937. Il monastero attuale è stato costruito nel 1991 ed ospita soltanto una trentina di monaci, il tempio principale ha la forma di una gher ma costruita in mattoni. Visita all’interessante mercato.
Pernottamento in albergo.

Giorno 14
Giornata di trasferimento alla città di Arvaikher capoluogo della provincia di Uvurkhangai con una popolazione di circa 23.000 abitanti. La città è sede dell’unica missione cattolica presente in Mongolia direttta da Padre Giorgio Marengo dei Missionari della Consolata E’ una missione dura, perché si svolge in un territorio davvero difficile, sia per il clima rigidissimo, per la povertà e, non ultime, per le difficoltà burocratiche che i missionari devono affrontare quotidianamente. Pernottamento in gher.

Giorno 15
Proseguimento per Karakorum l’antica capitale della Mongolia. Lungo il percorso, poco prima di giungere a destinazione, visita al grazioso Shankh Khiid. Poi visita dell’Erdene Zuu il primo monastero buddhista edificato in Mongolia nel 1586 e sicuramente tra i più belli dell’Asia. Un incanto architettonico e religioso che permette di vivere emozioni senza tempo durante le funzioni dei monaci a cui è possibile assistere, ovviamente nel rispetto della cerimonia. Le mura che lo circondano, caratterizzate dalla presenza di 108 stupa, formano un perimetro quadrato di 402 m di lato. Il numero 108, sacro per il buddismo, è il numero dei grani del rosario buddista. All’interno delle mura si sono preservati tre templi dopo le devastazioni negli anni trenta: Il complesso del tempio centrale; Il tempio Lavrin in stile tibetano dove ogni mattino si tengono le cerimonie religiose e lo stupa d’oro. Dell’antica Karakorum, la capitale voluta da Gengis Khan, resta poco o niente e le pietre delle rovine della città furono usate per la costruzione dell’Erdene Zuu. Pernottamento in gher.

Giorno 16
Partenza per il Parco Nazionale Khustai Nuruu (circa 270 km, di cui 220 km in strada asfaltata), l’oasi dei cavalli Przewalski, in mongolo “takhi”, gli unici equini selvatici del mondo e progenitori di tutti i cavalli. Khustain nuruu significa “I rilievi delle betulle” ed è parco nazionale dal 1993. Passeggiata nel parco alla ricerca dei cavalli, cresciuti in cattività in riserve europee e poi riportati nei luoghi d’origine dove ormai erano estinti. Pernottamento in gher.

Giorno 17
Proseguimento per Ulaanbaatar (80 km – strada asfaltata). In mattinata visita al Palazzo d’Inverno di Bogd Khan è il palazzo in cui visse l’ottavo Buddha vivente e ultimo re della Mongolia, Jebtzun Damba Hutagt VIII. Il palazzo si è fortunosamente salvato dalle distruzioni staliniane e trasformato in museo. Il resto della giornata a disposizione per attività individuali e shopping. In serata concerto di musica tradizionale mongola e cena di arrivederci. Pernottamento in albergo.

Giorno 18
Trasferimento in aeroporto e rientro in Italia.